San Sebastiano e Fabiano
Sebastiano, nato a Narbona ma cresciuto a Milano, fu un soldato dell’esercito romano e prestò servizio come guardia del corpo imperiale sotto Diocleziano e Massimiano. Nonostante la sua posizione, praticò la fede cristiana in segreto. Quando la sua religione fu scoperta, fu condannato a morte. Leggenda narra che fu legato a un palo e colpito da frecce, ma sopravvisse e fu poi ucciso a bastonate.
Fabiano, al contrario, era un laico, divenuto Papa contro ogni aspettativa durante un’assemblea di preghiera. La sua elezione fu vista come un segno divino, poiché una colomba si posò sul suo capo. Il suo papato fu segnato da un’organizzazione ecclesiastica efficace e dalla lotta contro le eresie. Morì come martire sotto la persecuzione di Decio. I loro culti si diffusero rapidamente e sono venerati insieme il 20 gennaio.
San Sebastiano è il patrono della Misericordia. In questa occasione vengono distribuiti agli ascritti e ai fiorentini i “panellini benedetti”. La tradizione risale al 1581 quando furono stanziati fondi per “picce 150 di panellini” a Simone fornaio del campanile vicino al duomo di Firenze per distribuirlo in segno di fede e di amore verso il prossimo.