Immacolata e S. Martino a Montughi

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Category Avvisi settimanali

  • Gen, Sab, 2024

Avvisi della settimana

Domenica 21 terza domenica del mese – «Offertorio vivo»
Ci ricordiamo di portare generi di prima necessità per aiutare la Caritas parrocchiale.

I generi alimentari di prima necessità, normalmente distribuiti sono: LEGUMI SECCHI E IN SCATOLA, CARNE E TONNO IN SCATOLA, OLIO, RISO, PASTA, FARINA, SALSA DI POMODORO, LATTE UHT, BISCOTTI, ZUCCHERO, CAFFE’, SUCCHI DI FRUTTA, FORMAGGINI.

Domenica 21 alle Ore 18,00 Pieve di Santo Stefano in Pane – festa della Misericordia. Presiede l’Eucaristia Mons. Stefano Manetti, Vescovo di Fiesole.

Mercoledì 24 San Francesco di Sales – patrono dei giornalisti
Giovedì 25 Conversione di san Paolo
Venerdì 26 Santi Timoteo e Tito

Domenica 4 febbraio – ore 15,30 incontro con quanti desiderano continuare il cammino sinodale. L’incontro si svolgerà negli spazi della casa della famiglia parrocchiale.

Da lunedì 5 febbraio riprende la BENEDIZIONE della Famiglie.
Il parroco non farà tutte le famiglie ma visiterà quelle lasciate nel 2018 per il Covid.
Ci saranno anche le benedizioni in chiesa come gli scorsi anni e ne verrà data notizia.
In fondo chiesa il programma completo che riportiamo anche qui per completezza

  • Gen, Sab, 2024

San Sebastiano e Fabiano

Sebastiano, nato a Narbona ma cresciuto a Milano, fu un soldato dell’esercito romano e prestò servizio come guardia del corpo imperiale sotto Diocleziano e Massimiano. Nonostante la sua posizione, praticò la fede cristiana in segreto. Quando la sua religione fu scoperta, fu condannato a morte. Leggenda narra che fu legato a un palo e colpito da frecce, ma sopravvisse e fu poi ucciso a bastonate.

Fabiano, al contrario, era un laico, divenuto Papa contro ogni aspettativa durante un’assemblea di preghiera. La sua elezione fu vista come un segno divino, poiché una colomba si posò sul suo capo. Il suo papato fu segnato da un’organizzazione ecclesiastica efficace e dalla lotta contro le eresie. Morì come martire sotto la persecuzione di Decio. I loro culti si diffusero rapidamente e sono venerati insieme il 20 gennaio.

San Sebastiano è il patrono della Misericordia. In questa occasione vengono distribuiti agli ascritti e ai fiorentini i “panellini benedetti”. La tradizione risale al 1581 quando furono stanziati fondi per “picce 150 di panellini” a Simone fornaio del campanile vicino al duomo di Firenze per distribuirlo in segno di fede e di amore verso il prossimo.

  • Gen, Ven, 2024

Domenica 21 gennaio: III domenica del mese: OFFERTORIO VIVO

Domenica 21 terza domenica del mese – «Offertorio vivo»
Ci ricordiamo di portare generi di prima necessità per aiutare la Caritas parrocchiale.

I generi alimentari di prima necessità, normalmente distribuiti sono: LEGUMI SECCHI E IN SCATOLA, CARNE E TONNO IN SCATOLA, OLIO, RISO, PASTA, FARINA, SALSA DI POMODORO, LATTE UHT, BISCOTTI, ZUCCHERO, CAFFE’, SUCCHI DI FRUTTA, FORMAGGINI.

  • Gen, Ven, 2024

Domenica della Parola – 21 gennaio

Sarà celebrata il 21 gennaio 2024 la quinta Domenica della Parola di Dio, giornata istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019.

Il motto di questa edizione è ripreso dal Vangelo di Giovanni: «Rimanete nella mia Parola» (Gv 8,31).

In occasione della Domenica della Parola, si attende che il Papa dia avvio ufficiale all’Anno della Preghiera, in preparazione al Giubileo 2025. Dopo aver promosso la riflessione sui documenti e lo studio dei frutti del Concilio Vaticano II nel 2023, per volontà di Papa Francesco il 2024 sarà dedicato, nelle diocesi del mondo, alla riscoperta della centralità della preghiera.

La Domenica della Parola di Dio è una iniziativa profondamente pastorale con cui papa Francesco desidera far comprendere l’importanza che ha, nella vita quotidiana della Chiesa e delle nostre comunità, il riferimento alla Parola di Dio, una Parola non confinata in un libro, ma che resta sempre viva e si fa segno concreto e tangibile, spronandoci a far «crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture» (Aperuit illis, 15).

da L’Avvenire: Il Papa spiega la Domenica della Parola

  • Gen, Gio, 2024

Giovedì 18 gennaio 2024

  • Inizia il percorso per quanti intendono sposarsi in chiesa. Ore 21,00 In canonica
  • inizia la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024: amare Dio e amare il prossimo

Quest’anno la settimana di preghiera si svolge dal 18 al 25 gennaio, mentre nell’emisfero australe viene vissuta spesso intorno alla Pentecoste. Il tema quest’anno si basa sul vangelo di Luca: “Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso“.

“Maestro, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa c’è scritto nella legge di Mosè?”. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore (…) e ama il prossimo tuo come te stesso”. Gesù gli disse: “Hai risposto bene!” (Luca 10, 25-28) ]”

Maggiori informazioni – Vatina News

Testi per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

  • Gen, Mer, 2024

Sant’Antonio Abate

Mercoledì della settimana della II Domenica dopo l’Epifania

Nacque nel Medio Egitto verso la metà del III secolo, da una famiglia facoltosa. A vent’anni, dopo aver ascoltato, nell’assemblea eucaristica, la proclamazione del vangelo di Mt 19, 21: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri… poi vieni e seguimi”, decise di consacrare totalmente la sua vita a Dio. Prima scelse una forma di vita ascetica restando nel suo villaggio. In una seconda tappa si trasferisce in un antico cimitero, per lottare apertamente contro il demonio. A trentacinque anni si ritira nel deserto, in un fortino abbandonato, ove rimane per vent’anni.


Attorno a lui si radunano altri asceti e accorrono malati, sofferenti nel corpo e nello spirito, a cercare conforto. In questa terza tappa si situa il suo ritorno alla città di Alessandria, a motivo della persecuzione dei cristiani; non potendo subire il martirio, Antonio accorre a confortare i cristiani perseguitati. Cessata la persecuzione, ritorna nel deserto per il suo “martirio della coscienza”. Per ispirazione divina si ritira, questa volta, in regione ancora più isolata, sulla montagna. Anche qui accorrono a lui discepoli e persone bisognose di conforto e di luce. È in questo periodo che scende per la seconda volta ad Alessandria, per confutare gli ariani. Morì il 17 gennaio 356, e fin dall’antichità la sua memoria è custodita in tutte le Chiese con grande venerazione, grazie anche alla biografia scritta dal vescovo sant’Atanasio che lo apprezzò moltissimo.
La Vita di Antonio è presentata, prima ancora che come modello di vita monastica, come esempio di vita cristiana, tipo dell’incarnazione della fede e dell’amore di Cristo, vero Dio e vero uomo. Tradotta in latino e ben presto in tutte le principali lingue del mondo abitato e raggiungibile dal messaggio cristiano, divenne principio della diffusione della forma di vita monastica in tutte le Chiese. Nell’ambito della polemica antiariana, il vescovo Atanasio scrive la vita di Antonio pensandolo idealmente come esempio di quella divinizzazione dell’umano resa possibile dall’incarnazione di Dio. Al termine della esistenza terrena, dopo aspre lotte contro i demoni, la sua persona è descritta come interamente trasfigurata dalla grazia, tale da riflettere come in uno specchio la gloria di Dio. Oltre a questa biografia, rimangono di lui sette lettere e trentotto apoftegmi, raccolti nella serie alfabetica.

Sant’Antonio abate è il patrono degli animali domestici

Il 17 gennaio la Chiesa italiana celebra, già dal 1990, la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano.

  • Gen, Mer, 2024

Pregare come Gesù pregava: i Salmi

Aggiornamento teologico pastorale 2024

Raro, ma anche difficile parlare ai preti – spesso noi preti pensiamo già di sapere tutto, e in realtà siamo fermi a quel poco appreso a teologia. Parlare di preghiera, significa prima di tutto parlare dei salmi, cuore della preghiera ebraica e cristiana. Cerco di offrire alcuni spunti su cui riflettere e anche qualche consiglio pratico – chi ha studiato i salmi con me forse sentirà cose già dette. Dico queste cose sullo sfondo di una situazione tragica per il mondo: guerre e odio senza fine; guardando a noi stessi, una chiesa in crisi, che rischia di spaccarsi e non sapere più che cosa è davvero essenziale. Segni di stanchezza e di scoraggiamento, uniti al tentativo di preservare a tutti i costi una routine che ormai non funziona più e, dal lato opposto, la tentazione sempre più forte di ritornare a un passato che è già morto da un pezzo. Duemila anni di tradizione cristiana ci trasmettono alcune certezze: una di queste è la centralità della Parola di Dio e, al suo interno, la centralità della preghiera e quindi il libro dei Salmi. Una definizione molto sintetica dei salmi: i salmi, poesia e preghiera (Luis Alonso Schökel); poesie, sul piano letterario, preghiere quanto al contenuto.

Relatore: Luca Mazzinghi
Professore ordinario presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana

Materiale disponibile

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  • Testo della relazione