E’ questa una festa attestata già nel più antico calendario romano, la ‘Depositio martyrum’, al 22 febbraio. Nella Roma pagana, per commemorare i defunti, i romani mangiavano presso le loro tombe, attorno a un posto centrale vuoto, a indicare la presenza dei defunti in mezzo ai loro cari. La festa della Cattedra di san Pietro si sovrappone e sostituisce questa festa pagana; si celebrava già nel V secolo nella basilica di S. Pietro con una veglia notturna presieduta dal papa. La data del 22 febbraio è in realtà la data della festa della cattedra di Antiochia che Pietro ha occupato prima di quella romana, ma si è mantenuta la memoria della cattedra di san Pietro a questa data per sottolineare il fondamento apostolico della Chiesa di Roma, e il servizio di presiedere alla carità che la tradizione antica riconosce a Pietro e ai suoi successori.
Anche nella nostra Parrocchia si sono riuniti i partecipanti al Cammino Sinodale domenica 4 febbraio scorso. I gruppi hanno esplorato e approfondito le tre aree tematiche a cui afferiscono i sei temi proposti dagli Orientamenti metodologici.
Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria (Montesenario e Annunziata): Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio. Prima mercanti a Firenze, di comune accordo, sul monte Senario, si consegnarono nelle mani della beata Maria, istituendo l’Ordine sotto la regola di sant’Agostino.
Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria (Montesenario e Annunziata): Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio. Prima mercanti a Firenze, di comune accordo, sul monte Senario, si consegnarono nelle mani della beata Maria, istituendo l’Ordine sotto la regola di sant’Agostino.
“Viaggiando s’impara… la pace ad ogni passo” è il 31° Corso di Formazione alla Mondialità e Missionarietà, un percorso educativo di riflessione sulle tematiche della cooperazione tra le chiese, giustizia, pace, sostenibilità, inculturazione del Vangelo, stile di vita, dialogo tra culture.
Guerra, violenza e aggressività accompagnano il nostro vivere quotidiano in un’escalation che sembra non conoscere requie. L’elenco dei paesi teatro di conflitti si allarga sempre di più. Relazioni, gesti e parole violente si insinuano tra gli esseri umani. Non sentiamoci inermi di fronte a questo scenario. Spazi di dialogo, impegno per la giustizia, rispetto dei diritti germogliano caparbiamente qua e là. Dobbiamo diventarne consapevoli insieme alla certezza che la pace si costruisce, si coltiva, si cura a partire dai gesti di ciascuno di noi.
Programma
Sede e orari
CONVENTO DI S. SALVATORE AL MONTE ALLE CROCI, Via di S. Salvatore al Monte, 9 – Firenze
sabato dalle 15.30 alle 18
Come arrivare
Bus: 12 (Capolinea “Piazzale San Miniato”), 13 (Capolinea “Piazzale il David”).
Auto: parcheggio davanti al Convento, non ad uso esclusivo
Informazioni, costi, prenotazioni
Per partecipare al Corso viene richiesto un contributo di 30 €.
Verrà praticato uno sconto di 5 € a chi ci consente di organizzare meglio la preparazione prenotandosi entro il 22 febbraio.
Per un singolo incontro verrà richiesto un contributo libero.
È richiesta l’iscrizione al corso completo a chi desidera partecipare ai viaggi.
Verrà rilasciato, su richiesta, un attestato di partecipazione ai presenti ai 4 incontri della prima parte del corso.
Informazioni e prenotazioni:
Centro Missionario Diocesano Piazza S. Giovanni, 3 – 50123 Firenze
E’ Quaresima: siamo invitati a riprendere in mano il nostro cammino di conversione al Signore, nella lotta contro il peccato e nel desiderio della santità. Dura 40 giorni poiché tanti furono i giorni che Gesù trascorse nel deserto dopo esser stato battezzato da Giovanni Battista e dove fu tentato dal diavolo. Il significato dei 40 giorni assume un valore ancor più simbolico e salvifico, se si considera che tale riferimento torna ad essere presente in maniera ricorrente nelle sacre scritture. In particolare, nel Nuovo Testamento:
i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto;
i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione e l’Ascensione
Ancora più numerosi i riferimenti nell’Antico Testamento:
i quaranta giorni del diluvio universale
i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai
i quaranta giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati;
i quaranta giorni di cammino del profeta Elia per giungere al monte Ore
i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla
i quaranta anni trascorsi da Israele nel deserto
La Quaresima, il periodo di conversione a Cristo, inizia dal mercoledì delle Ceneri e finisce con il Giovedì Santo, giorno in cui si celebra la messa in cena Domini. Una celebrazione che apre al Triuduo Pasquale.
La Quaresima si conclude con il Giovedì santo che dà inizio al Triduo Pasquale, il tempo che celebra gli eventi del Mistero Pasquale di Gesù Cristo. In questo giorno si ricorda l’Ultima Cena di Gesù, l’istituzione dell’Eucaristia, il comandamento dell’amore. Il Venerdì Santo si celebra, nella solenne liturgia senza consacrazione, la morte di Cristo in croce. Il Sabato Santo è giorno aliturgico, dedicato alla meditazione della sepoltura di Cristo. Tutto è proteso verso la notte tra il sabato e la domenica, nella quale si celebra la solenne Veglia Pasquale.
Le domeniche di quaresima quindi sono sei in tutto ed assumono i seguenti nomi:
Domenica all’inizio della Quaresima o I di Quaresima
Domenica della Samaritana o II di Quaresima
Domenica di Abramo o III di Quaresima
Domenica del Cieco o IV di Quaresima
Domenica di Lazzaro o V di Quaresima
Domenica delle Palme o VI di Quaresima
Le ultime due domeniche, la quinta e la domenica delle palme, costituiscono dal 1960 al 1969 un tempo liturgico a sé stante, il tempo di Passione.
“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù venne in Galilea, predicando il Vangelo di Dio. Diceva: ‘Il tempo è compiuto e il regno di Dio è giunto: convertitevi e credete al Vangelo’”. (Mc 1, 1-15)
Le celebrazioni saranno alle 18:00 e alle 21:00 ambedue con la distribuzione delle Ceneri.
Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, in cui si è invitati particolarmente alla conversione. È rimasto come giorno principale di digiuno e astinenza dalle carni assieme al Venerdì Santo.
Nella tradizione dei popoli antichi e anche nella cultura degli ebrei, mettere le ceneri sulla testa o addirittura sedersi sul di esse, era considerato un gesto di penitenza, di pentimento dei peccati e di ritorno a Dio per amore (cfr. Giobbe 2:12). La liturgia odierna, attraverso l’imposizione delle ceneri benedette sui fedeli, ci invita ad un’importante riflessione sulla brevità della vita, ricordando che Dio è l’inizio e la fine e che noi siamo polvere e in polvere ritorneremo (cfr. Gen 3, 19).
Aspetto caratteristico della liturgia che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri è l’uso del colore viola per i paramenti sacri – è un colore di riposo, che richiama la fine del ciclo vitale: la vegetazione che sfiorisce, per rinascere nella primavera seguente – nonché il fatto che per tutto il periodo quaresimale non si canta l’alleluia e non si recita il gloria.
Inizia quindi la Quaresima; questa parola deriva dal latino e significa QUARANTA. Infatti il periodo della Quaresima dura quaranta giorni. Questo numero lo troviamo spesso nell’antico e nuovo Testamento:
40 sono i giorni che Gesù trascorre nel deserto, proprio prima di iniziare la Sua Missione; in questi giorni il diavolo continua a tentare Gesù, per farlo passare dalla sua parte e per fargli abbandonare la missione che Dio Padre gli ha affidato: quella di salvare tutti gli uomini.
Per 40 giorni Mosè resta sulla montagna quando riceve da Dio i dieci comandamenti.
Per 40 giorni e 40 notti Dio fa piovere sulla terra, noi lo ricordiamo come il DILUVIO UNIVERSALE, mandato dal Signore perché gli uomini avevano commesso talmente tanti sbagli e si erano avvicinati talmente tanto al male, da non potersi più riavvicinare a Lui.
Ancora 40 sono gli anni che gli Ebrei trascorrono nel deserto, prima di entrare nella Terra Promessa da Dio.
il profeta Elia, perseguitato dalla perfida regina Gezabele si ritirò per 40 giorni sulla santa Montagna, dove il Signore gli manifestò la sua gloria nel mormorio di un vento leggero.
Il giovane Davide e il gigante Golia: il perfido Filisteo aveva causato paura e distruzione in mezzo al popolo per 40 giorni.
Nel libro di Giona: in esso si racconta come il profeta – dopo esser stato per tre giorni e tre notti nel ventre della balena – si decise a percorrere in lungo e in largo la città di Ninive predicando la conversione del popolo su cui pendeva una minaccia divina di distruzione: “Ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutta”.
E sono ancora 40 i giorni nei quali Gesù si mostrò ai discepoli dopo la sua risurrezione, prima di salire al Padre.