Niels Stensen (italianizzato in Nicola o Niccolò Stenone), umanista, poliglotta, matematico, filosofo, anatomista, geologo, paleontologo e teologo, nacque a Copenhaghen l’11 gennaio 1638. Nel 1656 studiò medicina in quella università, poi si portò in Olanda dove scoprì per primo, nella testa di una pecora da lui sezionata, il dotto parotideo, chiamato appunto “dotto di Stenone”. Passato alla università di Leida, scoprì il dotto lacrimale e i canali naso-palatini, conseguendo poi il dottorato in medicina. Nel 1666 lo troviamo a Pisa, quindi a Roma e a Firenze, dove fu accolto alla corte dei Medici e poté continuare le sue ricerche estendendole alla paleontologia, alla geologia e alla cristallografia. Nel 1667, dopo avere assistito a Livorno alla processione del Corpus Domini, abiurando il luteranesimo si fece cattolico. Richiamato a Copenaghen dal re Cristiano V in qualità di “regio anatomico”, dopo due anni tornò a Firenze e decise di farsi sacerdote. Ordinato nel 1675, esercitò il ministero fra carcerati, poveri e studenti, anche protestanti, conquistandone molti alla fede cattolica grazie al suo approccio rispettoso ed ecumenico. Nominato Vicario apostolico per l’Europa settentrionale, con sede ad Hannover, fu consacrato vescovo e iniziò il suo ministero, attirandosi la stima anche dei protestanti per la vita esemplare di povertà e di preghiera che conduceva. Nel 1680, in qualità di ausiliare di Münster, visitò in tre anni oltre 200 parrocchie. Poi, essendo sorti contrasti con ecclesiastici indegni, il papa lo destinò vescovo a Schwerin, dove il 1° dicembre 1686 fu colpito da un gravissimo attacco di coliche renali. Resosi conto che nessun sacerdote avrebbe potuto assisterlo, fece una pubblica confessione dei suoi peccati e morì il 5 dicembre. Le sue spoglie vennero poi traslate, per interessamento del Granduca Cosimo III, a Firenze nella basilica di S. Lorenzo. Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 23 ottobre 1988.