Andrea Kim Taegon, primo sacerdote martire di Corea

Andrea è uno dei primi sacerdoti coreani nati e cresciuti nel Paese. Viene alla luce nel 1821 in una famiglia convertita e molto fervente, tanto che suo padre ha trasformato la loro casa in una chiesa domestica in cui molti si ritrovano per essere battezzati. Andrea perciò respira la fede fin da bambino e conosce anzitempo il martirio con la morte del padre, ucciso a soli 44 anni. Ma queste esperienze non fanno altro che rafforzare la sua fede; così si reca a Macao per essere ordinato sacerdote. Ritorna da diacono in Corea nel 1844 e prepara segretamente l’ingresso nel Paese del vescovo Ferréol. Insieme lavorano come missionari ma nel segreto, in un clima di perenne persecuzione. Andrea, in particolare, conoscendo gli usi e la mentalità locali, ottiene straordinari risultati di apostolato, finché, mentre sta cercando di inviare alcuni documenti e testimonianze in Europa, viene arrestato. Muore da martire il 16 settembre 1846.

Paolo Chong Hasang, il catechista pellegrino

La storia di Paolo è la storia di un eroe della fede, che ha visto morire da martire metà della sua famiglia in giovanissima età. Nato nel 1795 e originario di Mahyan, assieme alla madre e alla sorella viene imprigionato e privato di ogni bene. Una volta liberato, la sua fede è più forte che mai. Si trasferisce a Seul aggregandosi alla comunità cristiana locale e si adopera per ottenere nuove conversioni. Intraprende da solo, a piedi e tra mille difficoltà, almeno 15 pellegrinaggi verso la Cina, impegnandosi affinché da Pechino arrivino sacerdoti e missionari in terra coreana. Ospite del vescovo francese di Imbert che aveva contribuito a far entrare in Corea e che lo voleva consacrare sacerdote, Paolo viene fermato durante le persecuzioni anticristiane e martirizzato il 22 settembre 1839.

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Data:
Settembre 20